RACCONTI EROTICI: 15 Storie di Sesso senza Tabù, Raccolta di Storie Esplicite per Adulti (Racconti Erotici per lui e per lei) (Italian Edition)

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RACCONTI EROTICI: 15 Storie di Sesso senza Tabù, Raccolta di Storie Esplicite per Adulti (Racconti Erotici per lui e per lei) (Italian Edition)

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Description

Mi sfondi fai pianoooo!!!!” gridava la nonna all’ennesimo orgasmo e io ormai fuori dalla ragione le dissi adesso tocca al tuo bel culone. Mi aveva portato in camera sua. Aveva cominciato ad accarezzarmi con la bocca, poi con le mani. I suoi seni mi sfioravano il corpo. Mi prese una mano, la baciò e poi se la guidò verso il sesso depilato, dolce e umido. Muovendomi sopra di lui lo lasciai entrare fino in fondo, godendomi ogni centimetro del suo pene che si muoveva dentro di me. Gli mordo il collo per trattenere le urla mentre il suo ancheggiare mi porta fino all’orgasmo, rallentando quando sente il mio corpo contrarsi e di nuovo avanti, sempre più forte, portandomi allo sfinimento.

Eccitato com’ero mi bastarono quattro colpi per venire nuovamente e copiosamente addosso alla mamma. Tutto filava liscio come al solito anche se io mi sentivo sempre molto eccitato. Una sera dopo essere uscito come al solito con gli amici ho fatto tardi e al mio rientro in casa la nonna dormiva. Piano piano mi sono diretto verso la mia camera ma passando di fronte a quella della nonna ho avuto un sussulto. La nonnina al tempo quasi settantenne stava facendo un sogno erotico e diceva strane cose. Io non capivo bene finché ha fatto il mio nome dicendo ” No Matteo nel culone della nonna No ti prego il tuo cazzone non ci può entrare”. Io rimasi di sasso anche perché il mio cazzo c veramente grosso e lungo e non capivo come la nonna lo avesse potuto vedere. Andai a letto e non potei fare ameno di masturbarmi. La mattina ero cambiato facevo di tutto per farmi vedere nudo dalla nonna che era cambiata e faceva di tutto per vedermi. Il mio piano era perfetto e non falle. Il raggiungimento del massimo godimento è davvero essenziale per sentirsi vivi ed assaporare la vita per quella che è, vale a dire, un’occasione per gustare ogni istante all’insegna della bellezza e del piacere, senza trascurare questi aspetti che concorrono a regalare emozioni fortissime a chi vive ogni istante in maniera davvero indimenticabile. Iniziai ad ancheggiare, baciandogli il collo e spostando le sue mani sul mio corpo, facendogli toccare il seno, il fianchi, il culo, le cosce. Sentivo la sua eccitazione negli ansimi che tratteneva e nella foga con cui palpava il mio corpo caldo e bagnato. Che voglia, cazzo che voglia. Mi avvicinai al suo orecchio sussurrandogli “puoi avermi quando vuoi”, per poi lasciarlo eccitato e voglioso mentre uscivo dall’ufficio, diretta in bagno a toccarmi ripensando a quel brivido di eccitazione. Quella notte, la più bella della mia vita, la mamma mi diede anche il culo, mi confessò che lì era ancora vergine. Era stretto e il cazzo faceva fatica ad entrare nonostante la vaselina, e dopo le prime urla di dolore la mamma cominciò a gemere sotto i miei colpi. Alla fine sia io, ma soprattutto la mamma, godemmo come non mai.Qualcosa che chiunque all’interno dell’ufficio stava iniziando a notare è quanto il mio abbigliamento si fosse fatto più provocante. Niente di sexy o estremo, semplicemente abiti più fascianti che esponevano il mio corpo e le mie forme. Ho un fisico che non è mai passato inosservato, soprattutto per i miei fianchi e le mie cosce molto molto lunghe: un qualcosa che con la giusta accoppiata di gonna e tacchi faceva perdere la testa a tantissimi uomini. Mi sono scansato per lasciarla passare. Lei mi rivolse un sorriso di ringraziamento ed io le dissi: “buongiorno!” Quando mi fermai davanti alla porta del mio amico, sentii un rumore di chiavi provenire dal pianterreno. Probabilmente la donna stava aprendo la cassetta delle lettere. Poi i tacchi ricominciarono il loro caratteristico ticchettio, questa volta salendo le scale. Suonai il campanello, svariate volte…poi una voce di donna disse: “Sono andati a fare compere, sono la vicina del piano di sopra.” Ubbidii volentieri. Lei si dimenava ed emetteva gemiti di piacere. Rimase a lungo in quella posizione, fino a quando raggiunse un orgasmo esplosivo.

Non si può dire che la voglia di godere e di assaporare le sensazioni più intense del sesso sia qualcosa di esclusivo delle donne più giovani e, anzi, spesso anche tra le donne un po’ più mature si nascondono vere e proprie amanti dell’erotismo che non possono fare a meno di lasciarsi andare al piacere del sesso con tutto il loro corpo. Nessuna fede al dito, nessun indizio di relazioni sui social ed un modo di fare decisamente riservato. Non ho mai lavorato con così tanta dedizione prima, sapendo che piano piano sarei arrivata a scatenare quel poco interesse che tanto bastava ad attirare l’attenzione. Quell’uomo mi faceva proprio sesso.

Ero nel suo ufficio per quei classici meeting che finiscono per essere scambi di baci e toccatine proibite, ma quando stavo per staccarmi sentii la sua mano afferrare il mio fianco, stringendomi e spostandomi sulle sue cosce. Baci lenti, intensi, schifosamente eccitanti mentre muoveva il mio corpo sul suo pene eretto fino a farmi bagnare le mutandine. E sempre importante trovare delle tipe che, quando si tratta di scopare, non si fanno troppe paranoie e, al contrario, desiderano proprio lasciarsi andare alle più belle emozioni per godersi dei momenti indimenticabili, quelli che rimangono a lungo nella mente e nel cuore, soprattutto perché si scopa e si gode per davvero, non facendo finta come capita purtroppo tra coppie consolidate.

Dissi che ero Marco, l’amico di Aldo, e lei mi trattò come se mi conoscesse. Aveva posato il piede sul primo gradino, e non potei fare a meno di notare il punto in cui comincia a formarsi la natica. Il cuore mi scoppiava. Lei mi propose di salire per aspettare Aldo, intanto mi avrebbe offerto il caffè. Accettai, ma ero molto inquieto. L’appartamento era molto grande e lussuoso, una spessa moquette ricopriva tutto il pavimento. La donna mi fece accomodare su un divano di cuoio nero e mi disse di aspettare un istante. Non sapevo cosa rispondere e mi limitai a bere il caffè. Fu a quel punto che lei mi posò delicatamente una mano sul sesso. Ebbi un sussulto. Il mattino esausti ci sdraiammo per dormire, prima però ci coccolammo ed io le feci un ditalino, lei mi venne in mano ed io succhiai golosamente i suoi umori, gli umori di mamma, la donna dei miei sogni. La tipa ideale, quella che si vorrebbe trombare soprattutto in occasioni particolari come un incontro casuale per la strad,a è quella che riesce a trasmettere con il suo corpo un irresistibile magnetismo, una voglia di godere che non può fermarsi ad una semplice scopata, una di quelle che si potrebbe fare in tantissime situazioni, senza alcun impegno, con una cosiddetta prestazione sessuale di merda.Iniziò a sculacciarmi. Quando ebbe finito si alzò e potei vedere l’alone dei suoi umori sulle lenzuola, era venuta! Ritornò poco dopo con il caffè, ma aveva indossato un vestito da sera nero molto provocante. Mentre le i versava il caffè nelle tazzine, scambiammo qualche convenevole. Si era seduta davanti a me, le gambe leggermente aperte. Non sapevo cosa stesse accadendo. Mi disse che le piaceva ricevere gente, festeggiare, ma che gli inquilini del piano di sotto si lamentavano per il rumore. Poi di colpo mi disse: “Allora, andate sempre dietro le ragazzine per strada?” Le lanciai un’occhiata verso la scollatura: quel che vidi era molto promettente. Il cuore mi batteva così forte che feci fatica a fare le due rampe di scale che mi restavano.



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